I protettori solari devono schermare la pelle dalle radiazioni ultraviolette provenienti dal sole che è la principale sorgente di raggi UV sulla terra; le radiazioni ultraviolette appartengono allo spettro elettromagnetico e hanno lunghezza d’onda compresa tra 400 e 10 nm. Le radiazioni ultraviolette possono a loro volta essere suddivise in quattro sottobande: UVA, UVB, UVC e VUV a seconda della loro lunghezza d’onda.
Radiazioni UVA | 400-320 nm |
Radiazioni UVB | 320-280 nm |
Radiazioni UVC | 280-100 nm |
Radiazioni VUV | 100-10 nm |
L’assorbimento di radiazioni UV può provocare, a seconda della radiazione assorbita e del tempo di esposizione diversi effetti: dall’abbronzatura e dalla formazione di vitamina D a quelli nocivi quali eritema, invecchiamento precoce della pelle, fino ad arrivare a disturbi del sistema immunitario, lesioni oculari e cancro della pelle.
Occorre pertanto proteggersi dalle radiazioni solari usando le giuste creme che devono:
- proteggere da tutti i tipi di radiazioni UV
- essere fotostabili ovvero dotate di sistema filtrante che resiste al calore
- essere resistenti all’acqua e al sudore
Inoltre non devono essere tossiche o sensibilizzanti
Composizione
I protettori solari contengono sia sostanze organiche che inorganiche; queste ultime sono costituite da biossido di titanio TiO2 e ossido di zinco ZnO.
Il biossido di titanio è una polvere bianca che assorbe la luce UV ma, poiché dà luogo alla formazione di radicali cancerogeni per la pelle a seguito di reazioni fotochimiche, viene ricoperto con silice o allumina. In particolare il biossido di titanio viene usato nei prodotti per bambini perché non irrita la pelle. Nelle ultime formulazioni il diossido di titanio, combinato con oli, viene usato sotto forma di nanoparticelle in modo che aumenti la superficie di contatto con i raggi solari. L’olio contribuisce a dare un effetto ottico di trasparenza.
In aggiunta o in alternativa al biossido di titanio può essere presente l’ossido di zinco con analoghe caratteristiche anch’esso sotto forma di nanoparticelle.
Sia l’ossido di titanio che l’ossido di zinco producono un effetto specchio che riflette i raggi solari impedendo che questi raggiungano l’epidermide e pertanto sono classificati come filtri fisici.
Le sostanze organiche contenute nei protettori solari sono abitualmente molecole aromatiche coniugate con gruppi carbonilici che contengono più gruppi cromofori e possono riflettere e disperdere la luce solare.