Gli inchiostri per tatuaggi non hanno una composizione chimica standard, ma sono costituiti da due componenti: il veicolo e il pigmenti.
I produttori di inchiostri per tatuaggi non sono obbligati a rivelare i componenti che li costituiscono ed inoltre coloro che fanno i tatuaggi usano mescolare vari inchiostri. La maggior parte degli inchiostri sono fatti con sali metallici, tinture vegetali o materie plastiche.
Veicolo
Il veicolo ha la funzione di distribuire in modo uniforme il pigmento in una matrice fluida, di prevenire l'insorgere di sostanze patogene, di prevenire l'agglomerazione dei pigmenti e di favorire l'applicazione sulla pelle. I veicoli maggiormente utilizzati sono: etanolo, acqua purificata, amamelide di origine vegetale, listerina, glicole propilenico e glicerolo. A volte sono usati alcol denaturato, altri alcol quali il metanolo, antigelo e formaldeide sostanze tutte da sconsigliare in quanto tossiche.
A seconda del colore dell'inchiostro varia la composizione chimica:
Colore |
Composizione chimica |
Nero |
Resina acrilica, pigmento nero (nero fumo), glicerina, acqua, amamelide, alcol isopropilico |
Bianco |
Resina acrilica, biossido di titanio, acqua |
Rosso ciliegia |
Resina acrilica, pigmento rosso 210, pigmento blu 15, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide |
Arancio |
Resina acrilica, pigmento arancio 13, pigmento rosso 210, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide |
Giallo |
Resina acrilica, pigmento giallo 65, ossido di titanio |
Verde scuro |
Resina acrilica, pigmento verde, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide |
Blu chiaro |
Resina acrilica, biossido di titanio, pigmento blu 15, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide |
Blu violetto |
Resina acrilica, biossido di titanio, pigmento violetto 1, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide |
Pigmenti
I pigmenti che sono messi in ciascun inchiostro servono per conferire il colore desiderato; alcuni pigmenti hanno origine naturale e in questo caso sono ottenuti per trattamento di particolari minerali, ma nella generalità dei casi sono ottenuti sinteticamente. I metodi di sintesi sono i più svariati e utilizzano processi a umido e/o a secco e includono fasi intermedie come dissoluzioni, reazioni più o meno complesse, precipitazioni, filtrazioni, lavaggi, essiccamenti, calcinazioni ecc.
In mancanza di trasparenza anche in relazione ai pigmenti usati da parte dei produttori, sono stati condotti studi con l'ausilio di varie tecnologie per conoscere quali fossero gli elementi maggiormente presenti che sono risultati essere alluminio, titanio, ossigeno e carbonio.
Sarebbe quindi necessario che i legislatori regolamentassero la disciplina degli inchiostri per tatuaggi imponendo che i vari costituenti fossero resi noti, tenendo anche conto del fatto che tali sostanze vengono iniettate nella pelle e pertanto dovrebbero essere scongiurate tutte quelle sostanze potenzialmente dannose.