Il pallone dei mondiali 2018 prodotto dalla Adidas e denominato Telstar 18 non è costituito da 20 esagoni e 12 pentagoni come i palloni tradizionali ma da sei pannelli di poliuretano termosaldati aventi la stessa forma e la stessa dimensione. Il nome Telstar è una combinazione di due parole: television e star, ovvero televisione e stella. I colori sono due: bianco e nero e tutto intorno è presente una scala di grigi e per favorire la visione del pubblico televisivo. Il pallone dei Mondiali 2018 che abbiamo rotolare sui campi russi durante la competizione internazionale è il frutto di una ricerca chimica e tecnologica.
Il campionato di calcio 2018, noto come Russia 2018, vinto dalla Francia, è tristemente noto agli italiano. Infatti è il primo mondiale a cui l'Italia non partecipò non essendosi qualificata.
Per la sua produzione infatti sono stati scelti materiali di rivestimento e imballaggio riciclati per la riduzione di impatti ambientali.
Caratteristiche
Quindi non è presente sulla superficie del pallone alcuna cucitura il che garantisce la massima precisione e un minore assorbimento dell'acqua eventualmente presente sul campo di gioco.
Tra il poliuretano e la parte interna vi sono diversi strati di nylon, materiale appartenente alla classe delle poliammidi, per migliorare il rimbalzo del pallone.
La parte più interna che contiene l'aria è costituita da gomma butilica, copolimero isobutene/isoprene dotato di eccellente impermeabilità ai gas e di prestazioni migliori rispetto alla gomma naturale.
Dai primi palloni da calcio composti da vesciche di maiale a quelli con una camera d'aria in gomma naturale rivestita di cuoio che comparvero agli inizi del 1900 è passato poco più di un secolo.
Durante questi anni, tuttavia, il progresso della chimica ha portato a materiali che hanno prestazioni inimmaginabili grazie al contributo dei chimici che hanno sempre perseguito obiettivi atti ad apportare nuove conoscenze e a migliorare la vita degli esseri umani.