Fluoro: ruolo biologico, funzione, sviluppo della carie

Il fluoro, isolato nel 1886 dal chimico francese Henri Moissan, è un elemento ampiamente distribuito nell’ambiente ma, a causa della sua elevata reattività, non si trova naturalmente allo stato elementare. Si trova in natura sotto forma di ione fluoruro in minerali come fluorite e fluorapatite.

Il fluoro non sembra essere un elemento necessario per il metabolismo, ma la presenza di una piccola quantità di fluoro nell’organismo durante il periodo della vita in cui si formano i denti protegge successivamente dalla carie.

Sotto forma di ione fluoruro entra principalmente nel corpo attraverso il tratto gastrointestinale e assorbito rapidamente nello stomaco senza la necessità di sistemi enzimatici specializzati.

Sviluppo della carie

Numerosi fattori biologici influenzano lo sviluppo della carie sulla superficie del dente che è il risultato della composizione e del metabolismo della placca dentale influenzato da saliva, dieta e fattori genetici.

Nel tempo, gli acidi sono prodotti come risultato del metabolismo della placca dentale.

Questi acidi interagiscono con lo smalto dentale superficiale, rimuovendo i minerali o demineralizzandolo. A loro volta tali acidi sono neutralizzati da altri ioni e proteine ​​presenti nell’ambiente orale, con conseguente aumento del pH dell’ambiente circostante lo smalto dentale.

Questo crea le condizioni affinché i minerali tornino ai tessuti dentali per rimineralizzarli. Durante le normali condizioni fisiologiche, le deviazioni da queste condizioni rimineralizzanti sono scarse. Tuttavia, quando le condizioni che favoriscono la demineralizzazione sono frequenti, il risultato netto è una perdita di minerali dalla superficie del dente e lo sviluppo della carie dentale.

Funzioni del fluoro

Dentifrici al fluoro- chimicamo
Dentifrici al fluoro

I risultati di numerosi studi hanno dimostrato che il fluoro diminuisce l’incidenza della carie dentale e rallenta o inverte la progressione delle lesioni esistenti diminuendo il tasso di demineralizzazione dello smalto dentale e aumentando il tasso di remineralizzazione dello smalto.

L’idrossiapatite Ca5(PO4)3(OH) costituisce il 96% dello smalto dei denti e della dentina, i cui è organizzata in strutture aventi alta densità con conseguente durezza e resistenza che costituiscono i presupposti per mantenere l’integrità del dente.

Un’alimentazione in cui sono presenti cibi a contenuto acido quali carni grasse, pesce, crostacei, salumi, uova, formaggi, caffè, cioccolata, prodotti da forno, fritti, alcolici e bevande gassate porta a una solubilizzazione dell’idrossiapatite e pertanto è preferibile fruire di una dieta con cibi alcalini.

Il  fluoruro sostituisce il gruppo -OH dell’idrossiapatite, formando fluoroapatite Ca5(PO4)3F che è più dura, meno solubile  e resistente alla carie.

Alimenti

L’acqua è la principale fonte alimentare di fluoro che si  trova in essa a concentrazioni variabili a seconda del luogo di provenienza.

Alcuni Paesi aggiungono fluoro all’acqua potabile o al sale ma questa pratica controversa è adottata in Italia.

È un microminerale  presente in:

  • succhi di frutta, in particolare i succhi d’uva
  • tè nero
  • gamberi
  • succo di pompelmo
  • uvetta passa
  • spinaci
  • ricotta

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