I coloranti alimentari sono sostanze chimiche sia di origine naturale che artificiale che sono messi negli alimenti per aggiungere o ripristinare un colore.
Il colore di un cibo o di una bevanda costituisce un elemento importante per il consumatore che associa il colore a un sapore e tende ad acquistare prodotti che appaiono più appetibili.
L’industria alimentare ricorre quindi all’uso di coloranti per:
- ripristinare il colore perso durante le trasformazioni industriali
- accentuare il colore naturale di un alimento qualora questo fosse meno intenso rispetto al colore a cui è associato l’alimento stesso.
In relazione all’uso dei coloranti alimentari che sono sostanze del tutto inutili e che non esplicano altra funzione se non quella di colorare un alimento vi è un ampio dibattito a livello mondiale su eventuali danni che tali coloranti possono apportare. Molti di essi sono già banditi da anni mentre altri sono ammessi con variazioni a seconda dei paesi.
L’Unione Europea impone limiti più restrittivi rispetto a quanto è fatto dalla Food and Drug Administation negli USA . Negli Stati Uniti si susseguono petizioni per richiederne l’eliminazione di quei coloranti che, sebbene non sia conclamato abbiano effetti nocivi, siano sospettati di esserlo.
Nell’Unione Europea gli additivi usati negli alimenti sono classificati con una lettera e un numero: nel caso dei coloranti la lettera è E e il numero seguente inizia per 1.
Sigle dei coloranti
Colore | Sigla |
Giallo | E100-E109 |
Arancione | E110-E 119 |
Rosso | E120-E129 |
Blu e viola | E130-E139 |
Verde | E140-E149 |
Marrone e nero | E150-E159 |
Altri | E160-E199 |
Non sono di seguito menzionati coloranti alimentari vietati in tutti i paesi, come l’E111 o l’E130 in quanto i cibi dovrebbero esserne esenti. Sono riportati alcuni coloranti alimentari che sono ammessi in alcuni paesi e vietati in altri in quanto ritenuti dannosi.
Coloranti pericolosi
Quindi attenzione a queste sigle perché possono trovarsi negli alimenti che consumiamo
Colorante | Possibili danni | Utilizzi |
E104 giallo | Stimola la produzione di istamina e può avere effetti dannosi a carico del fegato e della retina | Caramelle, bibite, gelati, liquori |
E110 giallo arancio | Può provocare allergie ed eruzioni cutanee ed è controindicato ai soggetti allergici e agli asmatici | Bibite, sciroppi, dolci e gelati |
E123 rosso amaranto | Potenzialmente cancerogeno può provocare asma, orticarie e insonnia | Caramelle, frutta sciroppata, gelati, biscotti |
E124 rosso | Può provocare allergie ed eruzioni cutanee | Caramelle, paste, biscotti, sciroppi, bibite, dolci, gelati, marzapane e gelatine |
E127 rosso | Può provocare ipertiroidismo, asma, orticaria, insonnie e allergie | Caramelle, frutta sciroppata, gelati e biscotti |
E133 blu brillante | Può provocare danni cromosomici e iperattività, insonnia, nausea | Caramelle, cereali, bibite analcoliche, bevande sportive e cibi per animali |
E142 verde | Sospettato di essere cancerogeno può provocare iperattività, insonnia, nausea, reazioni cutanee | Liquori, bibite, caramelle, sciroppi, dolci |
E155 bruno | Può provocare iperattività, insonnia, asma, rinite | Prodotti da forno |
Si deve inoltre tenere conto che l’eventuale tossicità dei coloranti viene studiata sul singolo colorante e non si tiene conto del fatto che un soggetto può assumere vari cibi ed è esposto contemporaneamente a molti coloranti. Lo studio dell’eventuale tossicità dovuta alla combinazione di più coloranti è del tutto improponibile mentre appare plausibile l’auspicio della loro totale abrogazione. E’ vero che “anche l’occhio vuole la sua parte” ma quando di mezzo c’è la salute si potrebbe anche chiudere un occhio.