Tallio: sospetto avvelenamento

Il tallio è un elemento del gruppo 13 o gruppo 3A e del 6° Periodo ovvero del gruppo del boro ma, contrariamente agli elementi del gruppo per i quali in numero di ossidazione più comune è +3, esso ha +1 come numero di ossidazione più frequente nei vari composti. Il suo solfato ha effetti tossici dovuti alla presenza dello ione tallio.

Una famiglia lombarda  rientrata da una vacanza nelle campagne friulane è stata ricoverata nell’Ospedale di Desio e purtroppo due componenti sono deceduti.

Il sospetto è le morti siano dovute a ingestione di composti contenenti tallio.

Al momento sono in corso indagini che si spera porteranno alla soluzione del mistero. Si ipotizza che possano essere entrate in contatto con un sale di tallio contenuto in un topicida o presente nelle feci dei piccioni che vivono nei pressi della casa in cui la sventurata famiglia ha trascorso le vacanze.

Tuttavia secondo l’ipotesi più accreditata l’avvelenamento potrebbe essere  causato dall’acqua del pozzo contaminata dal sale di tallio. La supposizione che sarà confermata dalle analisi è avvalorata dal fatto che l’avvelenamento avviene, secondo quanto riportato il letteratura, per ingestione.

 

Solfato di tallio

Il composto con cui potrebbe in qualche modo essere entrata in contatto la famiglia è il solfato di tallio (I) Tl2SO4 che è un topicida acuto che provoca danni a carico dell’apparato intestinale, del sistema nervoso e respiratorio. I sintomi da avvelenamento non compaiono subito dopo l’ingestione ma impiegano da 3 a 7 giorni prima di manifestarsi. La dose letale varia da persona a persona ed è di 8-15 mg/kg di peso corporeo.

E’ una sostanza che ha una elevata solubilità in acqua ovvero di 47 g/L a 20°C e pertanto può inquinare facilmente le acque e il terreno.

Poiché questa sostanza è altamente tossica è stata vietata a partire dagli anni ’70 dello scorso secolo in molti paesi europei. Essa  è ancora utilizzata in Asia, America meridionale e in alcuni stati degli Stati Uniti.  Ovviamente è possibile l’acquisto on line nonostante il divieto di utilizzo.

Nei secoli scorsi si usò il solfato di tallio per combattere la tigna dei capelli ma stante la sua elevata tossicità faceva cadere anche i capelli.

In passato, ma anche in tempi più recenti, il solfato di tallio era usato come veleno in molti omicidi in quanto difficile da identificare. Inoltre i sintomi compaiono diversi giorni dopo la sua assunzione. E’ citato come sostanza usata in omicidi sia in film come il recente Spectre che ha come protagonista James Bond che in romanzi come Un cavallo per la strega di Agata Christie.

La tossicità dei sali di  tallio è dovuta al fatto che lo ione Tlha una dimensione di 1.5 Å che differisce di poco rispetto a quella dello ione K+ che è di 1.38 Å.

Lo ione potassio ha numerose funzioni in molti processi biochimici nello svolgimento delle normali funzioni cardiache, muscolari e renali. Inoltre è fondamentale per il mantenimento dell’equilibrio acido-base e per il mantenimento dello stato di idratazione.

Quando lo ione tallio è assunto l’organismo non è in grado di distinguerlo dallo ione potassio. Quindi  esso può sostituirlo in processi in cui lo ione potassio è indispensabile portando all’avvelenamento.

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