Secondo quanto pubblicato da Nature Astronomy gli scienziati del MIT unitamente a quelli dell'Università di Cardiff, pur non trovando prove dirette dell'esistenza di organismi viventi su Venere, hanno rilevato dalle linee spettrali la presenza di fosfina.
Il pianeta Venere è il pianeta più luminoso nel cielo e può essere osservato sia al mattino che alla sera la cui scoperta risale certamente alla notte dei tempi.
È il secondo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole e, sebbene abbia caratteristiche simili a quelle della Terra come massa, diametro, e densità, al punto da essere definito il pianeta gemello della Terra si differenzia per l'atmosfera che lo circonda costituita prevalentemente da biossido di carbonio che è molto più denso dell'atmosfera terrestre. Ciò comporta un tale effetto serra da rendere Venere il pianeta più caldo del sistema solare.
Fosfina
La fosfina, unitamente all'ammoniaca e all'arsina, sono idruri degli elementi del Gruppo 15.
La fosfina, il cui nome I.U.P.A.C. è triidruro di fosforo ha formula PH3 ed è un gas inodore, incolore e infiammabile che brucia a contatto con l'aria per dare pentossido di fosforo. Se è impura ha un odore sgradevole di sostanze in decomposizione.
È infiammabile, altamente tossica e corrosiva, prodotta in laboratorio e utilizzata quale arma chimica e tuttora utilizzata in campo agricolo per il controllo di parassiti.
La fosfina, tuttavia, è prodotta da alcune specie di organismi anaerobici in grado di assorbire minerali fosfatici e, dopo il metabolismo, espellerli come fosfina.
Venere
Il pianeta Venere è avvolto da uno spesso strato di nuvole costituite prevalentemente da acido solforico che si formano a circa 50 km dalla sua superficie del pianeta.
Esiste, tuttavia, una stretta fascia temperata all'interno dell'atmosfera di Venere, tra i 48 ei 60 chilometri sopra la superficie, dove le temperature variano da -1 a 93 °C.
Gli scienziati hanno sempre ipotizzato che se la vita esiste su Venere, questo strato dell'atmosfera è probabilmente l'unico posto in cui potrebbe esserci.
I rilevamenti effettuati tramite il James Clerk Maxwell Telescope hanno evidenziato la presenza di fosfina proprio dove si era ipotizzato potesse esserci vita.
La chimica in azione
Utilizzando la chimica computazionale sono stati studiati tutte le vie sintetiche per ottenere la fosfina nell'ambiente venusiano.
Sono stati considerate varie ipotesi che includono la luce solare, i minerali presenti, l'attività vulcanica ed eventi quali fulmini. Si è dedotto che la fosfina prodotta ammonterebbe solo a una piccola frazione rispetto a quella trovata. Quindi la fosfina trovata dovrebbe essere la traccia della vita su Venere.
La scoperta va considerata con le dovute cautele. L‘impronta digitale della fosfina descritta nello studio potrebbe essere un falso segnale introdotto dai telescopi o dall'elaborazione dei dati.
Ma se, come pare, è veramente fosfina, la sua presenza pone il modo scientifico dinanzi a due possibilità. O le forme di vita sconosciute emettono fosfina o tale sostanza è prodotta da una chimica ancora sconosciuta.