Il solfuro di argento Ag2S è il composto presente sull'argento annerito e si trova in natura nell'acantite.
A causa della bassa differenza di elettronegatività tra argento e zolfo il legame è di tipo covalente polare e non ionico come avviene tipicamente nei sali. Pertanto il composto ha una scarsissima solubilità in acqua
Solubilità del solfuro di argento
È scarsamente solubile in acqua infatti il suo prodotto di solubilità è pari a 8.00 · 10-51
Il solfuro di argento dà luogo all'equilibrio di dissociazione:
Ag2S ⇄ 2 Ag+ + S2-
L'espressione del prodotto di solubilità è:
Kps = [Ag+]2[S2-]
Detta x la sua solubilità molare all'equilibrio si ha:
[Ag+] = 2x e [S2-] = x
Sostituendo questi valori nell'espressione del prodotto di solubilità si ha:
8.00 · 10-51 = (2x)2(x) = 4x3
Da cui x = ∛8.00 · 10-51 /4 = 1.26 · 10-17 M
Pertanto la sua solubilità è pari a 1.26 · 10-17 mol/L · 247.8 g/mol = 3.12 · 10-15 g/L
Il solfuro di argento ha una solubilità influenzata dal pH perché bisogna tener presenti due equilibri di cui uno relativo alla dissociazione del sale e un altro relativo all'idrolisi dello ione solfuro
Proprietà
È un solido nero denso è poco solubile in tutti i solventi, ma degradato da acidi forti. Ha una durezza, nella scala di Mohs di 2.3 ed è sensibile alla luce.
Si può presentare sotto tre forme
- acantite monoclina (forma β), stabile al di sotto di 179 °C
- cubica a corpo centrato cosiddetta argentite (forma α), stabile al di sopra di 180 °C
- cubica a facce centrate ad alta temperatura (forma γ) stabile sopra i 586 °C
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Sintesi
Il solfuro di argento può essere ottenuto dalla reazione tra argento e solfuro di idrogeno secondo la reazione da cui si sviluppa anche idrogeno gassoso:
2 Ag(s) + H2S(g) → Ag2S(s) + H2(g)
Il solfuro di idrogeno può reagire anche con il nitrato di argento:
2 AgNO3(aq) + H2S(g) → Ag2S(s) + 2 HNO3(aq)
In laboratorio si può ottenere dalla reazione di un sale solubile di argento come il nitrato di argento e un sale che libera ioni solfuro come quello di sodio:
2 AgNO3(aq) + Na2S(aq) → Ag2S(s) + 2 NaNO3(aq)
Reazioni del solfuro di argento
Pur essendo un composto scarsamente solubile in acqua si solubilizza a seguito della reazione con acido cloridrico:
Ag2S + 2HCl → 2 AgCl + H2S
con sviluppo di solfuro di idrogeno.
Reagisce in presenza di acido nitrico secondo una reazione di ossidoriduzione in cui lo zolfo passa da numero di ossidazione -2 a +6 e l'azoto da +5 a +2
3 Ag2S(s) + 8 HNO3(aq) = 3 Ag2SO4(s) + 8 NO(g) + 4 H2O(l)
Dalla reazione di ottengono solfato di argento e monossido di azoto
A causa della possibilità, da parte dell'argento, di formare complessi solubili il solfuro di argento si solubilizza in presenza di ammoniaca e di cianuro.
Si solubilizza a seguito di reazione con ammoniaca:
Ag2S + 4 NH3 → 2 Ag(NH3)2+ + S2-
per dare il complesso diamminoargento.
In presenza di ione cianuro forma il complesso dicianoargentato (I)
Ag2S + 4 CN– = 2 Ag(CN)2– + S2-
Usi
Le nanoparticelle di solfuro di argento sono materiali molto apprezzati dalla comunità scientifica, per le loro proprietà dipendenti dalle dimensioni e per la loro potenziale applicazione in settori quali l'optoelettronica, la biomedicina e la fotocatalisi.
Gli alogenuri di argento poco solubili costituiscono materiali potenzialmente utili alla realizzazione di elettrodi a membrana selettivi allo ione Ag+ o agli alogenuri, se mescolati con Ag2S nella fase di preparazione.
Esso infatti migliora la conducibilità elettrica e rende la membrana sensibile anche agli ioni S2-