Trigliceridi: proprietà, sintesi, colesterolo

I trigliceridi costituiscono la forma di accumulo di grasso negli organismi e, a causa della loro insolubilità in acqua, formano delle goccioline all’interno delle cellule adipose costituendo una fonte di energia. I trigliceridi provengono da alimenti, in particolare burro, oli e altri grassi ma anche da calorie extra di cui il corpo non ha bisogno immediatamente.

Rappresentano quindi la principale forma di stoccaggio e trasporto degli acidi grassi all’interno delle cellule e nel plasma.

Le calorie inutilizzate vengono immagazzinate come trigliceridi nelle cellule adipose e quando  il  corpo ha bisogno di energia, rilascia i trigliceridi. Alcuni di essi sono importanti per una buona salute ma, livelli elevati  nel sangue possono aumentare il rischio di malattie cardiache e ictus.

I livelli di trigliceridi di solito rientrano nelle seguenti categorie:

  • Sano: inferiore a 150 milligrammi per decilitro (mg/dL) per gli adulti; inferiore a 90 mg/dl per bambini e adolescenti (età 10-19)
  • Borderline alto: tra 150 e 199 mg/dl
  • Alto: tra 200 e 499 mg/dl

Proprietà dei trigliceridi

Il glicerolo è un triolo e, nella fattispecie, è un alcol contenente tre gruppi –OH mentre un acido grasso è costituito da una lunga catena di atomi di carbonio che reca il gruppo carbossilico tipico degli acidi.

sintesi
sintesi

Dall’esterificazione dei tre gruppi alcolici contenuti nel glicerolo si ottiene il trigliceride che è detto anche triestere.
Per la presenza delle lunghe catene carboniose degli acidi grassi  sono molecole apolari che non si solubilizzano in solventi polari come l’acqua.

biosintesi
biosintesi

Gli acidi grassi presenti possono essere uguali o diversi tra loro sono prevalentemente saturi ovvero non sono presenti doppi legami tra gli atomi di carbonio che costituiscono la molecola.

Il glicerolo deriva dal metabolismo dei carboidrati mentre gli acidi grassi derivano prevalentemente dalla digestione dei grassi alimentari.
Il livello dei trigliceridi nel sangue dipende quindi prevalentemente dall’alimentazione.

Tuttavia i trigliceridi possono derivare anche da un processo sintetico a partire dall’Acil-CoA e dal glicerolo-3-fosfato tramite una serie di reazioni enzimatiche.

Sono metabolizzati grazie alla lipasi, enzima che, nel processo di lipolisi è in grado di idrolizzare rompere il legame dell’estere per dare glicerolo e acidi grassi. Il  processo è inverso a quello dell’esterificazione.

La sintesi e la scomposizione dei trigliceridi nel tessuto adiposo e nei muscoli è un elemento cruciale del metabolismo energetico perché garantisce la disponibilità di carburante adeguato durante il digiuno. Il turnover dei trigliceridi determina la disponibilità degli acidi grassi per l’utilizzo da parte dei tessuti dei mammiferi e qualsiasi disfunzione in questo processo può portare ad alterazioni del metabolismo del glucosio , resistenza all’insulina e diabete di tipo 2. 

Trigliceridi e colesterolo

I trigliceridi sono i maggiori componenti delle lipoproteine a bassa densità note con l’acronimo di LDL (Low Density Lipoprotein) conosciute come colesterolo cattivo.

Una elevata quantità di LDL aumenta la quantità e lo spessore delle placche aterosclerotiche con gravi conseguenze per la salute. Oltre all’aterosclerosi l’otturazione delle arterie dovuta a queste placche può portare a infarti di tipo cardiaco o cerebrale.

I trigliceridi sono inoltre contenuti nei chilomicroni, lipoproteine caratterizzate da minore densità. Sono prodotti nell’intestino tenue per passare nel sistema linfatico e da questo nella circolazione sanguigna terminando la loro esistenza nel fegato.

Una elevata presenza è una patologia nota come ipertrigliceridemia. Essa è associata ad un aumento della pressione arteriosa, di glicemia a digiuno e ad un innalzamento del colesterolo cattivo.

Gli alimenti consigliati a chi ha un’elevata quantità di trigliceridi sono pasta e riso integrali, frutta e verdura, legumi e pesci quali sardine, salmone, merluzzo, pesce spada, tonno e sgombro che sono ricchi di omega-3 che è un acido grasso essenziale.

 

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