Il tetrafluoroetilene (TFE) è un perfuoroalchene avente formula CF2=CF2 che viene largamente utilizzato nell'industria dei polimeri. La sua struttura è analoga a quella dell'etene in cui i quattro atomi di idrogeno sono sostituiti da altrettanti atomi di fluoro. Il tetrafluoroetilene è un gas incolore e inodore infiammabile e poco solubile in acqua. Quando riscaldato fino alla decomposizione emette fumi di fluorocarburi altamente tossici. L'esposizione acuta per inalazione al tetrafluoroetilene può provocare irritazione delle vie respiratorie e edema polmonare
Sintesi
che è ottenuto a partire dalla reazione tra metano e cloro ad una temperatura tra i 100 e i 150°C. Il gel di allumina o l' ossido di zinco su silice costituiscono i catalizzatori:
CH4(g) + 3 Cl2(g) → CHCl3(g) + 3 HCl(g)
Dalla reazione si forma triclorometano noto come cloroformio e cloruro di idrogeno.
Il triclorometano è fatto reagire con fluoruro di idrogeno in presenza di sali clorofluoroclorurato di antimonio (III) e antimonio (V) quali catalizzatori per dare clorodifluorometano e cloruro di idrogeno:
CHCl3(g) + 2 HF → CHClF2(g) + 2 HCl(g)
Il clorodifluorometano è sottoposto a pirolisi a pressione atmosferica e ad una temperatura tra 650 e gli 800 °C secondo una reazione endotermica di equilibrio:
CHClF2(g) ⇄ CF2=CF2(g) + 2 HCl(g) ΔH = + 127.6 kJ/mol
Il tetrafluoroetilene prodotto deve essere raffreddato rapidamente a circa 500°C sia per evitare che la reazione proceda in senso inverso che per evitare la reazione esplosiva di decomposizione del tetrafluoroetilene:
CF2=CF2(g) ⇄ CF4(g) + C(s) ΔH = – 282 kJ/mol
Usi
Il tetrafluoroetilene è utilizzato nella produzione di fluoroelastomeri e fluoropolimeri. Il tetrafluoroetilene costituisce il monomero di partenza del politetrafluoroetilene noto come teflon