Nei processi di lavorazione delle materie plastiche per ottenere i manufatti finiti o i semilavorati la materia prima di partenza sotto forma di liquido, pasta, polvere o granuli, è sottoposta a numerose fasi di lavorazione
Fasi di lavorazione
– Additivazione in cui le sostanze ausiliarie o additive vengono aggiunte alle plastiche prima dell'operazione di trasformazione
– Trasformazione processo che comprende di massima le seguenti fasi:
a) Riscaldamento del materiale fino a farlo diventare fluido
b) Stampaggio del materiale nella forma voluta in appositi stampi tramite l'applicazione di pressione
c) Raffreddamento e distacco dallo stampo
– Lavorazione meccanica di semilavorati e rifinitura
– Post-trattamento
A seconda del polimero su cui si lavora e degli usi a cui esso è destinato si usano metodi di lavorazione e procedimenti diversi.
Tabella
Nella seguente tabella sono elencate le fasi della lavorazione delle materie plastiche al fine di avere uno schema di rapida consultazione
Metodo |
Resine |
Procedimento |
Calandratura per fogli rigidi o plastificati, finte pelli, rivestimenti | Termoplastiche in particolare PVC; possibile anche la calandratura su tessuto | Il materiale plastificato è fatto passare in una calandra; dopo raffreddamento passa alla bobinatrice |
Colata per manufatti, pellicole, masse porose in cavità | Termoplastiche e termoindurenti per esempio resine acriliche, PVC, epossidiche, poliestere | Il fluido polimerico è versato nello stampo cavo o sulla superficie liscia dove indurisce |
Compressione per manufatti di ogni tipo, anche di grandi dimensioni | Termoindurenti come ad esempio poliestere rinforzato con fibre di vetro | La polvere da stampaggio è compressa direttamente nello stampo riscaldato fino a indurimento della resina |
Espansione per manufatti, lastre, materiali isolanti e per imbottitura | Termoplastiche e termoindurenti come poliestere, poliuretani, PVC, siliconi | Schiumatura meccanica mediante emulsione di gas o di aria; dissoluzione di gas liquidi nella resina allo stato pastoso; incorporazione di additivi porofori o rigonfianti nella resina |
Estrusione per tubi, profilati, pellicole o lastre | Termoplastiche | Il materiale fuso è forzato attraverso una filiera opportunamente sagomata che produce il manufatto continuo |
Formatura per estrusione-soffiaggio, iniezione-soffiaggio per corpi cavi in generale | Resine a base olefinica | Nella massa plastica si immerge uno spinotto forellato lo si estrae rivestito del materiale viscoso, lo si introduce nello stampo: per insufflazione di aria il materiale aderisce alle pareti dello stampo |
Formatura per immersione per tute, guanti, corpi cavi | Termoplastiche e termoindurenti | Si immerge la forma calda nella massa plastica vischiosa che vi aderisce formando un velo che è lasciato solidificare |
Iniezione per manufatti di qualsiasi tipo | Termoplastiche e termoindurenti | Il polimero è portato allo stato fluido per riscaldamento in un contenitore cilindrico e poi iniettato a pressione elevata in uno stampo ermeticamente chiuso dentro il quale solidifica |
Spalmatura per fogli di plastomero fissati o meno a tessuti | In particolare PVC reso fluido e viscoso mediante solventi, plastificanti ecc. | Analogo alla calandratura, consente produzioni sofisticate ( cuoio sintetico, finte pelli speciali, interfodere ecc.) |
Rotazione per formatura di corpi cavi di grandi dimensioni | Termoplastiche generalmente polietilene in polvere o paste poliviniliche | Il materiale è posto in uno stampo cavo che è fatto ruotare dentro un forno; il polimero fonde e, per forza centrifuga, aderisce uniformemente alle pareti dello stampo |
Termoformatura su semilavorati, fogli, pellicole | Termoplastiche, in particolare ABS, acriliche, PVC, polietilene, polipropilene | I fogli riscaldati e tesi sui telai sono fatti aderire alla stampo negativo per aspirazione e/o insufflazione di aria |