L’ ossido di ferro (III) detto anche ossido ferrico è un composto inorganico con formula Fe2O3 in cui il ferro presenta numero di ossidazione +3.
È uno dei tre ossidi del ferro insieme all’ossido di ferro (II) noto come ossido ferroso FeO e l’ossido di ferro (II e III) Fe3O4 che si trova nella magnetite.
Proprietà
Può presentarsi in forma idrata.
L’ossido di ferro (III) presenta polimorfismo ed ha struttura: romboedrica (forma α), cubica (forme β e γ), ortorombica (forma ε)Si presenta sotto forma di una polvere rossa poco solubile in acqua mentre è solubile in acidi diluiti
Sintesi
Può essere ottenuto dalla decomposizione del carbonato di ferro (III) secondo la reazione:
Fe2(CO3)3 → Fe2O3 + 3 CO2
Si ottiene dalla reazione tra ferro e ossigeno in presenza di acqua:
4 Fe + 3 O2 + 2 H2O → 4 FeO(OH)
L’ossidrossido ferrico ottenuto alla temperatura di circa 200°C dà luogo a disidratazione secondo la reazione:
2 FeO(OH) → Fe2O3 + H2O
Reazioni dell’ossido di ferro (III)
L’ossido di ferro (III) reagisce con:
- acido cloridrico per dare cloruro di ferro (III):
Fe2O3 + 6 HCl → 2 FeCl3 + 3 H2O - monossido di carbonio secondo una reazione di ossidoriduzione per dare ferro metallico e biossido di carbonio:
Fe2O3 + 3 CO → 2 Fe + 3 CO2
- alluminio nella reazione termite per dare ferro metallico e ossido di alluminio con sviluppo di calore:
Fe2O3 + 2 Al → 2 Fe + Al2O3
Usi
L’ossido di ferro (III) è la principale fonte di ferro per l’industria siderurgica per la produzione di acciaio e leghe.
Per la sua colorazione è utilizzato come pigmento nel settore edile per rivestimenti, vernici e altre finiture industriali. La polvere di ossido ferrico è utilizzata per lucidare lenti e gioielli. La forma granulare è usata come mezzo di filtrazione per estrarre i fosfati negli acquari marini.
Sotto forma di nanoparticelle è usato nelle applicazioni biomediche in quanto sono atossiche e biocompatibili.
Può essere utilizzato anche nei cosmetici