Lo ione argento dà luogo a numerose reazioni tra cui quelle di precipitazione con gli alogeni con i quali forma sali poco solubili.
L'argento è un metallo di transizione piuttosto stabile stante il suo che ha un valore inferiore a zero:
Per la semireazione di ossidazione Ag → Ag+ + 1 e– il potenziale vale – 0.7994 V
Il numero di ossidazione più comune dell'argento è +1 e molti dei suoi sali sono scarsamente solubili in acqua.
Reazioni
In particolare lo ione argento dà luogo a reazioni di precipitazione con gli alogeni ad eccezione del fluoro secondo la reazione generale netta :
Ag+(aq) + X–(aq) → AgX(s)
La solubilità degli alogenuri di argento aumenta dallo ioduro di argento al cloruro di argento come può essere dedotto dai valori del prodotto di solubilità :
Sale | Prodotto di solubilità |
AgCl | 1.8 ∙ 10.10 |
AgBr | 7.7 ∙ 10-13 |
AgI | 8.3 ∙ 10-17 |
Formazione di complessi
L'argento, come i metalli di transizione, forma complessi ma poiché la configurazione elettronica dello ione argento è [Kr] 4d10 in cui l'orbitale 3d è pieno e quindi non si possono avere transizioni tra gli orbitali t2g e eg essi non si presentano colorati.
Tra i complessi che forma l'argento riveste particolare importanza quello che esso forma con l'ammoniaca secondo la reazione:
Ag+(aq)+ 2 NH3(aq) ⇌ [Ag(NH3)2]+(aq)
L'equilibrio è spostato verso destra in quanto il valore della costante di formazione Kf è pari a 1.6 ∙ 107.
In una soluzione in cui è presente un precipitato di alogenuro di argento è comunque sempre presente una sia pur minima quantità di ione argento.
Aggiungendo ammoniaca alla soluzione il precipitato può solubilizzarsi a causa della formazione dello ione complesso:
AgCl(s)+ 2 NH3(aq) ⇌ [Ag(NH3)2]+(aq)+ Cl–(aq)
La dissoluzione dell'alogenuro di argento a seguito dell'aggiunta di ammoniaca avviene secondo lo schema seguente:
AgCl | AgBr | AgI | |
Aggiunta di NH3 diluita | Si solubilizza | Non si solubilizza | Non si solubilizza |
Aggiunta di NH3 concentrata | Si solubilizza | Si solubilizza | Non si solubilizza |
La solubilità degli alogenuri di argento in ammoniaca diminuisce nell'ordine AgCl > AgBr > AgI come è d'altra parte prevedibile dai valori dei prodotti di solubilità.
Dissoluzione di complessi
L'aggiunta di acido, come l'acido nitrico porta alla riprecipitazione dell'alogenuro di argento secondo la reazione:
[Ag(NH3)2]+(aq)+ Cl–(aq)+ 2 H+(aq)→ AgCl(s)+ 2 NH4+(aq)
Se l'ammoniaca non è in eccesso lo ione argento reagisce con essa per dare l'ossido di argento di colore scuro che precipita:
Ag+(aq) )+ 2 NH3(aq)+ H2O(l) → Ag2O(s) + 2 NH4+(aq)
L'ossido di argento si solubilizza in eccesso di ammoniaca secondo la reazione:
Ag2O(s) + 4 NH3(aq)+ H2O(l) → 2 [Ag(NH3)2]+(aq)+ 2 OH–(aq)
Lo ione Ag+ in presenza dello ione cianuro dà luogo alla formazione del cianuro di argento che è un sale poco solubile:
Ag+(aq) )+ CN–(aq) → AgCN(s)
In presenza di un eccesso di ione cianuro il cianuro di argento si solubilizza a causa della formazione del complesso dicianoargentato che è solubile:
AgCN(s) + CN–(aq) → [Ag(CN)2]–(aq)
Il complesso dicianoargentato viene usato per l'elettrodeposizione dell'argento su altri metalli. L'oggetto su cui si vuole avvenga l'elettrodeposizione dell'argento funge da catodo e viene immerso in una soluzione contenente in dicianoargentato. Lo ione argento si riduce al catodo formando un film di argento metallico.