Il gesso di Parigi è un materiale usato fin dai tempi antichi e il suo utilizzo risale a 9000 anni fa in Anatolia e in Siria. Gli antichi Egizi impiegarono il gesso di Parigi quale legante nella costruzione delle piramidi. Il nome è legato alle antiche cave di Montmartre famose per il gesso adoperato in vasta scala nella capitale francese.
Fu proprio a Parigi che si sviluppò una scuola di esperti nell’uso del gesso durante il ‘700; le mura delle case in legno erano ricoperte di gesso per la sua capacità di resistere agli incendi e anche il re fece attuare questa precauzione dopo la vasta eco dell’incendio di Londra del 1666.
Composizione del gesso di Parigi
Il gesso di Parigi è una fine povere bianca costituita da solfato di calcio semiidrato che dà luogo al fenomeno di presa e indurimento come gli altri leganti.
La formula del gesso di Parigi è CaSO4· ½ H2O anche se spesso per evitare coefficienti frazionari moltiplicando per 2 si può scrivere come (CaSO4)2 · H2O.
Il gesso di Parigi è ottenuto riscaldando il solfato di calcio biidrato, più comunemente chiamato gesso, alla temperatura di 120-180 °C secondo la reazione endotermica:
2 CaSO4 · 2 H2O → 2 CaSO4 · ½ H2O + 3 H2O
Quando al gesso di Parigi è aggiunta acqua esso si reidrata e indurisce rapidamente:
2 CaSO4 · ½ H2O + 3 H2O → 2 CaSO4 · 2 H2O
La reazione è esotermica e avviene con sviluppo di calore che aiuta l’indurimento del gesso; poiché il gesso di Parigi può essere usato per le ingessature onde evitare che il paziente avventa un calore eccessivo è usata una quantità di acqua maggiore in modo che possa assorbire il calore. La reazione porta a un’espansione della massa dello 0.3-0.6%. Se si vuole evitare tale fenomeno si aggiunge il solfato di potassio che riduce l’espansione allo 0.05% ma, poiché accelera la fase dell’indurimento, è aggiunto borace che ha la funzione di rallentarla.
Usi
Gli usi del gesso di Parigi sono i più svariati oltre al già citato utilizzo nelle ingessature. Infatti è usato anche in campo artistico come ad esempio nelle sculture in legno. Dopo che il legno è scavato e intagliato la superficie è rivestita con uno strato di gesso che serve da preparazione al colore o è impannata ovvero ricoperta con una sottile tela incollata alla superficie che fa da supporto al gesso.

Famose sono inoltre le sculture in gesso realizzate già 9000 anni fa: a Gerico infatti furono rinvenuti crani umani coperti da uno strato di gesso e poi dipinti. Per la realizzazione di una scultura in gesso dopo averlo impastato con acqua, dopo che inizia a indurirsi esso viene intagliato o modellato costruendo la figura su un’armatura metallica e rinforzandola con una tela di iuta.
Il gesso di Parigi trovò largo uso anche in campo pittorico in particolare negli affreschi
Il gesso di Parigi è usato anche in campo odontoiatrico per:
- il rilevamento di impronte
- la costruzione di modelli da studio
- il montaggio non di precisione di modelli in occlusore
- la preparazione delle muffole nella costruzione di protesi totale.