Ciclo dello zolfo: mineralizzazione, ossidazione a solfato, riduzione del solfato

Il ciclo dello zolfo riguarda i processi che avvengono nelle varie forme in cui esso è presente nell’ambiente compreso quello presente nell’atmosfera dove composti dello zolfo vi giungono oltre che dalle eruzioni vulcaniche e dalle attività umane anche dai batteri del genere Thiobacillus che ossidano lo zolfo inorganico a solfato ottenendo energia per il loro organismo.

Lo zolfo si trova in natura sia allo stato elementare sia in quello combinato principalmente come:

  • solfuro in particolare sotto forma di pirite FeS2
  • solfato ad esempio sotto forma di CaSO4

è presente nelle esalazioni vulcaniche come solfuro di idrogeno e biossido di zolfo oltre che in molti tipi di petrolio.

Lo zolfo ricopre una importanza particolare nell’ambito della biochimica perché è presente in alcuni amminoacidi e vitamine.

Esso gioca un ruolo importante a livello biologico anche:

  • nel sistema di trasporto degli elettroni nel corpo
  • sulla tiamina e sulla biotina
  • nella sintesi di intermedi metabolici
  • nella corretta funzione dell’insulina.

Fasi

Gli steps del ciclo dello zolfo sono:

  • mineralizzazione dei composti organici dello zolfo in forma inorganica. Lo zolfo, che si trova si trova in prevalenza in amminoacidi, solfati organici, esteri solfonici di glucidi e lipidi, nel processo di mineralizzazione è trasformato in zolfo inorganico ed in particolare in solfuro.
  • ossidazione del solfuro e dello zolfo elementare a solfato con reazioni del tipo S2- + 2 O2 → SO42-.

L’idrogeno solfuro è ossidato ad opera di microrganismi presenti sia nel suolo che nelle acque che, grazie alla presenza di pigmenti in essi contenuti, dapprima demoliscono il solfuro di idrogeno in condizioni anaerobiche secondo la reazione:

2 H2S + CO2 → HCHO + H2O + S2

La molecola S2 può essere ossidata a ione solfato dai microrganismi secondo la reazione:

S2 + 3 O2 → 2 SO42- + 4 H+

  • riduzione assimilativa del solfato. Nel solfato infatti lo zolfo ha il suo numero di ossidazione più alto e si riduce a +2 e si riduce a solfuro metantiolo e dimetilsolfuro che contengono lo zolfo nello stato di ossidazione -2. Il solfato presente nel suolo può essere assimilato da piante e microrganismi. Il solfato viene ridotto a solfuro ad opera di solfobatteri diminuendo, tuttavia, la quantità di zolfo presente necessario per la nutrizione delle piante ed infatti tale processo è poco favorevole alla fertilità del suolo e conseguentemente alla produzione agricola.

Il solfuro di idrogeno successivamente è ossidato nell’atmosfera, prima ad anidride solforosa SO2 e poi completamente ad acido solforico o in un sale contenente lo ione solfato.

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