L’ acido selenioso è un ossiacido con formula H2SeO3 in cui il selenio ha numero di ossidazione +4 ed è legato a un ossigeno tramite doppio legame e a due gruppi -OH.
È, insieme all’acido selenico uno degli ossiacidi del selenio. È analogo all’acido solforoso ma, contrariamente ad esso, è più facilmente isolabile
Proprietà
L’acido selenioso è un cristallo incolore e deliquescente che reagisce esotermicamente con molti agenti riducenti. È solubile in etanolo e poco solubile in ammoniaca.
Si decompone a 200 °C producendo acqua e fumi tossici di biossido di selenio secondo la reazione:
H2SeO3 → SeO2 + H2O
È un acido diprotico soggetto a due equilibri di dissociazione:
H2SeO3 ⇄ H+ + HSeO3– con una Ka1 = 3.0 · 10-3
HSeO3– ⇄ H+ + SeO32- con una Ka2 = 5.0 · 10-8
Sintesi
Può essere ottenuto per decomposizione a una temperatura superiore a 200°C dell’ acido selenico:
2 H2SeO4 → 2 H2SeO3 + O2
Un’altra via sintetica prevede la reazione del selenio con acido nitrico con ottenimento anche del biossido di azoto:
Se + 4 HNO3 → H2SeO3 + 4 NO2 + H2O
Reazioni
Reagisce con il permanganato di potassio per dare acido selenico
8 H2SeO3 + 2 KMnO4 → 5 H2SeO4 + K2SeO3 + 2 MnSeO3 + 3 H2O
In presenza di acido nitrico reagisce con lo ioduro di potassio per dare selenio e iodio in una reazione di ossidoriduzione:
H2SeO3 + 4 HNO3 + 4KI → Se + 2 I2 + 4 KNO3 + 3 H2O
L’acido selenioso per reazione con l’acetaldeide dà luogo alla formazione l’etandiale nota come gliossale utilizzata nell’industria tessile per creare tessuti resistenti al restringimento durante il loro lavaggio.
Usi
L’acido selenioso è utilizzato:
- nei pannelli solari, sensori di luce, stampanti laser e fotocopiatrici
- nel processo di brunitura a freddo per cambiare il colore dell’acciaio dal grigio argento
- nella patinatura di rame, ottone e bronzo.
- come agente ossidante nella sintesi di composti 1,2-dicarbonilici.