Il cortisolo, noto come ormone dello stress, è uno dei principali ormoni steroidei prodotti dalla corteccia surrenale.
Se utilizzato in campo medico per contrastare reazioni allergiche, infiammazioni, asma, insufficienza surrenale e patologie autoimmuni è chiamato idrocortisone.
È un ormone di tipo steroideo, derivante cioè dal colesterolo, appartenente alla classe dei messaggeri biochimici glucocorticoidi ed ha formula C21H30O5 e struttura:

Il chimico statunitense Edward Calvin Kendall vincitore del premio Nobel per la medicina nel 1950, isolò per primo nel 1946 questo ormone.
Il medico statunitense Philip Showalter Hench, a seguito di questa scoperta, tra il 1948 e il 1949 scoprì, con una geniale intuizione, l’uso, in campo medico, di questa sostanza.
Produzione del cortisolo
Il rilascio di cortisolo è sotto il controllo dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene che è il coordinatore centrale dei sistemi di risposta neuroendocrina allo stress che è successiva a quella nervosa.
In risposta allo stress il nucleo paraventricolare dell’ipotalamo produce il CRH, ormone di rilascio della corticotropina che stimola l’ipofisi a produrre l’ormone adrenocorticotropo ACTH che successivamente agisce sulla corteccia surrenale.
La zona corticale del surrene che produce cortisolo agisce perifericamente determinando proteolisi, gluconeogenesi, lipolisi e producendo le riserve energetiche necessarie a sostenere la reazione di “attacco o fuga”
Questa reazione fisiologica si verifica in risposta a un evento dannoso percepito come un attacco o una minaccia per sopravvivenza
Funzioni del cortisolo
Ha molte funzioni nel corpo umano, come mediare la risposta allo stress, regolare il metabolismo, la risposta infiammatoria e la funzione immunitaria.
Questo ormone, oltre ad aumentare la produzione di glicogeno, mantiene in equilibrio i liquidi corporei
Esso è in grado di:
- Attivare una pronta risposta allo stress quando il corpo subisce sforzi eccessivi o traumi
- Elevare la memoria e la capacità cognitiva nel cervello
- Regolare la gluconeogenesi
- Bilanciare la concentrazione di glucosio o zuccheri nel flusso sanguigno
- Preservare la normale pressione sanguigna
- Controllo delle molecole infiammatorie nel sistema e potenziamento delle funzioni immunitarie in tempi di malattia
- Mantenere l’equilibrio elettrolitico degli ioni sodio e potassio, bilanciando il loro afflusso e l’efflusso dalle cellule
- Indurre la produzione di acido gastrico nello stomaco
- Favorire lo sviluppo ottimale del feto nelle donne in gravidanza
Omeostasi del glucosio e delle proteine
La presenza di glucocorticoidi aumenta la disponibilità di glucosio nel sangue al cervello. Il cortisolo agisce su fegato, muscoli, tessuto adiposo e pancreas.
Nel fegato, alti livelli di cortisolo aumentano la gluconeogenesi e diminuiscono la sintesi del glicogeno.
La gluconeogenesi è il processo di sintesi del glucosio a partire da precursori non glucidici. È una via metabolica che si traduce nella produzione di glucosio da amminoacidi glucogenici, lattato o glicerolo 3-fosfato presente nei trigliceridi.
Questo percorso è utilizzato per rilasciare energia attraverso reazioni di fosforilazione e ossidazione a livello di substrato. A differenza della glicolisi, la gluconeogenesi diventa attiva quando il corpo ha bisogno di energia.
I muscoli hanno al proprio interno il glicogeno che, a contatto con l’ossigeno trasportato dal sangue produce l’energia necessaria a trasformare l’ADP in ATP e lasciando come sostanza di rifiuto anidride carbonica e acqua. Il glicogeno rappresenta infatti la fonte di deposito e di riserva del glucosio. quando queste sostanze vengono
In presenza di cortisolo, le cellule muscolari riducono l’assorbimento e il consumo di glucosio e aumentano la degradazione delle proteine.
Nei tessuti adiposi, il cortisolo aumenta la lipolisi, processo catabolico che provoca il rilascio di glicerolo e acidi grassi liberi. Questi ultimi possono essere utilizzati nell’ossidazione e come fonte di energia per altre cellule mentre continuano a produrre glucosio.
Altre funzioni
Il cortisolo agisce inoltre sul pancreas per diminuire l’insulina e aumentare il glucagone, ormone peptidico secreto dalle cellule pancreatiche per aumentare la:
- glicogenolisi epatica
- gluconeogenesi epatica
- chetogenesi epatica
- lipolisi
Il cortisolo potenzia inoltre l’attività del glucagone, dell’epinefrina e di altre catecolamine.